Sergent – Via Nautilus

Sergent - Via Nautilus

La Via Nautilus al Sergent è una celebre via della Valle dell’Orco: sale con elegantissimo tracciato tra i diedri del settore destro della parete del Sergent. L’arrampicata è talvolta elegante e talvolta rude e faticosa e bisogna considerare che le protezioni presenti sono quasi nulle: 2 vecchi chiodi e 4 friend incastrati lungo tutta la via. Le soste sono attrezzate a fix inox.

Lo splendido arco fessurato di L3

Zona: Ceresole Reale, Valle Orco

Quota partenza (m s.l.m.): 1600

Quota vetta (m s.l.m.): 1800

Apritori: Andrea Giorda, Roberto Perucca e Mario Ogliengo nel 1982

Sviluppo arrampicata: 200 metri

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali e nuts

Esposizione: sud-est

Protezioni: 2 vecchi chiodi su L3, 1 nut e 3 friends incastrati su L6, gli altri sono interamente da proteggere, soste a fix inox con maillon e cordone

Difficoltà: VII, VI obbl. 

Note: la via originale prevede 8 tiri. Normalmente viene percorsa fino al sesto tiro. Se si intende procedere su L7 e L8 è necessario portare chiodi e martello per le soste

Equipaggiamento: normale d’arrampicata, necessaria una serie di friends fino al 4 B.D. e consigliato raddoppiare le misure medie (giallo, rosso, verde)

Accesso: dall’autostrada Torino Aosta, uscire al Casello di Ivrea, proseguire per Courgnè, imboccare la Valle dell’Orco e oltrepassare Noasca, all’uscita della galleria che sale a Ceresole uscire a sinistra oltrepassare il Masso Kosterlitz e parcheggiare in prossimità del Camping La Peschera

Avvicinamento: seguire la strada asfaltata che scende verso Noasca. Circa 50 m dopo aver oltrepassato la sbarra seguire un sentiero a sinistra segnalato da un ometto. Oltrepassare la falesia del Masso della Riscoperta, quindi salire per tracce verso la pietraia, che si percorre seguendo i numerosi ometti. Giunti alla base della parete, una traccia traversa verso destra portando su un grande terrazzo con una enorme lastra staccata appoggiata alla parete, dove sono visibili i fix e la scritta sbiadita della Via Ottobre Rosso. La via parte in una evidente lama staccata un paio di metri a sinistra del fix. Ore 0,20. E’ possibile raggiungere la via anche salendo al Settore Centrale del Sergent, costeggiando la parete superare il Lost Arrow, quindi scendere per raggiungere la via (riteniamo questo secondo avvicinamento più scomodo e ripido), ore 0,40.

La faticosa lama di L1

Relazione

L1: salire la lama staccata verticale leggermente scivolosa, che si supera con arrampicata fisica, VI, quindi raggiungere il terrazzo sulla sinistra, tiro interamente da proteggere, sosta su 2 fix con cordone e maillon, 20 m 

L2: salire direttamente sopra la sosta, IV, quindi traversare leggermente a destra raggiungendo la base di un bellissimo diedro fessurato che si percorre interamente, V, uscire leggermente a sinistra con passo elegante ma fisico, V+, e raggiungere la sosta, tiro interamente da proteggere, sosta su 2 fix con cordone e maillon, 30 m

La terza lunghezza prevede due possibilità:

L3 (via originale): dalla sosta traversare circa 2 metri verso sinistra con passo delicato, V, quindi entrare nel camino e con faticosa opposizione salire fino ad alcuni massi incastrati (il camino è improteggibile), V+, quindi uscire in placca a destra, V, e salire per un breve diedro, V, fino a raggiungere la sosta, tiro interamente da proteggere, sosta su 2 fix con cordone e maillon, 25 m

L3 (variante): salire nel diedro ad arco, presenti 2 chiodi, V+, quindi al termine della fessura uscire a sinistra in placca con passo delicato, VI, salire salire per un breve diedro, V, fino a raggiungere la sosta su 2 fix con cordone e maillon, 25 m

L4: salire lungo la rampa che sale verso destra, IV, quindi uscire grazie a belle lame, IV+, e raggiungere un larice con vecchio cordone, tiro interamente da proteggere, sosta su albero, 20 m

Da qui seguire le tracce di sentiero che dapprima salgono verso sinistra per raggiunge poi un gruppo di larici, in seguito si traversa sempre per tracce verso destra costeggiando la base del secondo salto della parete, fino a raggiungere un secondo gruppo di larici. Il trasferimento è di circa 120 m. Qui si esaurisce la traccia di sentiero su di una placca abbattuta.

L5: salire direttamente dalla rampa verso destra, III, quindi percorrere verso sinistra una grossa cengia per circa 4 metri, salire quindi un gradino che permette di tornare a destra su una stretta cornice che richiede equilibrio, IV+. Proseguire quindi per uno strapiombino fessurato, V, ed uscire su placca inclinata che si percorre verso sinistra, IV+, per salire nuovamente dentro ad una larga fessura-camino, V-, quindi uscire a sinistra su terrazzino, tiro interamente da proteggere, sosta su 2 fix con cordone e maillon, 40 m

L6: salire il diedro a destra, inizialmente V+ poi dove il diedro diviene più netto VII, 1 nut e 1 friend incastrato, uscire con delicato traverso verso sinistra in direzione di un larice, V+, proseguire quindi nella fessura verticale in corrispondenza del larice, 2 friends incastrati, VI+, e continuare direttamente per lame e fessure ignorando la sosta che si vede in placca a sinistra, V+ e V. Raggiungere quindi un vecchio cordone e scavalcare a sinistra lo spigolo, V. Da qui proseguire verso sinistra verso un grande larice, IV, quindi raggiungere la sosta su 2 fix con cordone e maillon, 50 m

Generalmente la via termina qui: per proseguire è necessario avere con se chiodi e martello. 

L7: salire la fessura sopra alla sosta, V, e raggiungere un grosso larice, qui traversare a sinistra e salire lungo una fessura con rocce rotte, IV+, per raggiungere una grande cengia. Proseguire a sinistra salendo su una lama di roccia, III, quindi attaccare una fessura che piega leggermente a destra, IV+, ed uscire in placca verso sinistra in direzione di un piccolo strapiombo fessurato, IV, chiodo poco visibile sotto lo strapiombo. Salire lo strapiombo con passi atletici, V+, ed uscire su un terrazzino. Qui erano presenti 2 vecchi chiodi di sosta ma ad oggi ne troviamo solo 1, è necessario quindi attrezzare una sosta.

L8: salire leggermente a destra con passo delicato, V, chiodo, quindi proseguire per rocce molto lichenose, IV+, fino ad una terrazza con erba, qui si traversa a destra per raggiungere una sosta su spuntone

Discesa: da L8 a L6 le calate in doppia sono completamente da attrezzare. Da L6 calata a destra (viso a monte) rispetto al grande larice per raggiungere una sosta in placca con 2 fix collegati con cordone e anello di calata, 30 m. Da qui calata da 55 m in pieno strapiombo fino alla base del secondo salto. Seguire quindi le tracce di salita e raggiungere la sosta su albero di L4. Da L4 calata di 20 m a L3, poi da L3 calata di 50 m a L1, da L1 calata di 20 m fino a terra. Scendere quindi lungo il sentiero di salita.
Il tiro chiave (L6)

Foto-relazione

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LINK INTERNI

– Vedi anche Sergent – Via Locatelli
– Vedi anche Sergent – Via Nautilus

LINK ESTERNI

– Per le relazioni su Finale Ligure e Liguria vai al sito: www.vielunghefinale.com
– Per le relazioni sull’alpinismo sulle Alpi Biellesi vai al sito: www.montagnabiellese.com

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