Pilier Lomasti – Via Choc O Drill
Pilier Lomasti - Via Choc O Drill
La Via Choc O Drill al Pilastro Lomasti è un interessante itinerario firmato Manlio Motto e Gianni Predan.
Abbiamo provato a ricostruire la storia di questa via poiché negli anni è stata erroneamente confusa o mischiata con parte di Passaggio a Nord-Ovest, sempre degli stessi apritori. Riportiamo di seguito i nostri ragionamenti, ma se qualcuno ha qualche informazione ci contatti.
Un telefono senza fili lungo 50 anni…Premessa. Percorrendo in questi anni qualche manciata di vie lunghe, ricercando le pieghe della storia, ci siamo imbattuti tante volte in qualche rompicapo: il Paretone di Machaby e il Pilastro Lomasti sono tra i puzzle storici più difficili da mettere insieme, tra apritori mai tramandati, vie non richiodate, tracciati modificati a seguito delle richiodature, trascrizioni errate.Nessuna di queste azioni indubbiamente è fatta con dolo, il risultato però è che si è creato un telefono senza fili lungo 50 anni, e gli “errori” continuano a tramandarsi. In questi casi è necessario quindi andare il più indietro possibile nel tempo, per risalire alle relazioni originali.Noi stessi a volte abbiamo contribuito a tramandare degli “errori”, come nel caso di Passaggio a Nord-Ovest al Pilastro Lomasti.Ed ecco il punto. Oggi ho avuto la fortuna di percorrere Choc O Drill con in mano lo schizzo dell’apritore Manlio Motto, potendo così confrontare con i miei occhi le linee a fix oggi presenti e l’originale. Mi sono permessa di creare una rielaborazione sullo schizzo di Motto, disegnando a colori le linee a fix oggi presenti. Ho poi confrontato il tutto con la guida “A mani nude” del 2003.L’idea che mi sono fatta quindi è la seguente (magari sbagliata, ma qui appunto entrate in gioco voi): Passaggio a Nord-Ovest e Choc O Drill non si incrociano, ma restano indipendenti. Passaggio a Nord-Ovest starebbe quindi a sinistra (linea viola), Choc O Drill a destra (linea azzurra). Quella che quasi tutti ad oggi percorrono come Passaggio a Nord-Ovest è in realtà Passaggio a Nord-Ovest+Framarin-Arcaro, della quale anche Choc O Drill ne condivide qualche metro, proprio sul ribaltamento fuori dal diedro di L5. Choc O Drill quindi non va a sinistra incrociando Passaggio a Nord-Ovest per superare il tetto, ma resta dritta (peraltro in un sistema di fessure estremamente logico per un’apertura dal basso). E’ proprio invece Passaggio a Nord-Ovest che affronta quel tetto. Tutto questo ragionamento confermerebbe anche la correttezza dei cartellini alla base.
Se così fosse, sulla guida ” A mani nude” del 2003 i tracciati sarebbero corretti ma con i nomi invertiti, e forse da qui partirebbe l’errore successivo tramandato ad oggi.Mi rendo conto che questo sia un pippone stratosferico, ma vorrei solo poter relazionare correttamente Choc O Drill e correggere Passaggio a Nord-Ovest, in modo da invertire la rotta del telefono senza fili e far tornare alla memoria la versione corretta.
Essendo il primo tiro indubbiamente il più ostico ed obbligatorio, è possibile eventualmente evitare le prime due lunghezze salendo il primo tiro di La Rossa e il Vampirla, per piegare poi a sinistra verso l’evidente diedro Framarin-Arcaro senza raggiungerlo, raccordandosi quindi a L3 di Choc O Drill.
Zona: Bassa Valle d’Aosta, Arnad, Machaby
Quota partenza (m s.l.m.): 500 (parcheggio) 850 (base parete)
Quota vetta (m s.l.m.): 1000
Apritori: Manlio Motto e Gianni Predan il 12 novembre del 1989
Sviluppo arrampicata: 180 metri
Tipo di apertura: dal basso
Esposizione: ovest
Protezioni: fix inox
Difficoltà: 6b+, 6b+ obbl.
Note: le prime due lunghezze presentano una chiodatura piuttosto distanziata, in particolare nella seconda lunghezza, seppur il grado di difficoltà non sia particolarmente elevato, i fix risultano veramente a distanza siderale
Equipaggiamento: normale da arrampicata, eventualmente friends rosso e verde BD per integrare le protezioni lungo L2
Accesso: arrivando dal Piemonte, uscita casello di Pont San Martin, andare a sinistra e oltrepassare Donnas e Bard. Poco Prima di Arnad, circa 500 m prima del cavalcavia dell’autostrada, girare a destra fino al ristorante Arcaden e proseguire lungo la strada che costeggia le pareti della Gruviera: superare un ponte e salire verso destra. Dopo circa 1 km ad un bivio tenere la destra, la strada finisce in un ampio parcheggio.
Arrivando da Aosta, uscire al casello di Verres, andare a destra, passare Arnad, circa 500 m dopo il cavalcavia dell’autostrada girare a sinistra fino al ristorante Arcaden e proseguire lungo la strada che costeggia le pareti della Gruviera: superare un ponte e salire verso destra. Dopo circa 1 km ad un bivio tenere la destra, la strada finisce in un ampio parcheggio.
Avvicinamento: scendere un breve sentiero quindi superare sulla sinistra un ponte e seguire la strada che sale al Santuario di Machaby per circa 10 minuti. Appena superata la chiesetta, reperire un sentiero che sale verso sinistra presso un grande castagno e seguirlo con lungo mezzacosta: passare sotto un grande muro a secco e poco dopo prendere un sentiero che sale a destra (indicazioni per Machaby Sup.). Si giunge ad una postazione militare e alcune baite e, poco oltre, si ritrova la strada militare che sale dal Forte di Machaby: seguirla finchè nei pressi di un’incantevole baita si trasforma in mulattiera. Dopo un breve tratto, ad un tornante con segnaletica, seguire il sentiero che prosegue in orizzontale a destra (bellissima qui la vista sul paretone), scendere qualche metro, quindi superare una breve scala di pietra: continuare in mezzacosta fino a che in breve si è alla base del Pilier Lomasti proprio alla partenza di Control… e Vai Tranquillo (cartellini alla base). Salire quindi a sinistra su un grande terrazzo (passaggio II grado), appena sotto la partenza di La Rossa e Il Vampirla, quindi per traccia reperire circa 5 metri a sinistra di essa la Via Choc O Drill, cartellino alla base. Ore 0,50.
Relazione
L1: salire la placca nera con bellissima lama, 6a+, superare poi una stupenda placca nera con micro appoggi, 6b+ continuo ed obbligatorissimo, proseguire su tratto leggermente più appoggiato, 6b poi 6a, sosta da calata, 27 m
L2: salire ancora su placca nera appoggiata, 5b, alla cengia proseguire leggermente verso destra (1 fix poco visibile sotto una zolla d’erba), proseguire su bellissima fessura sprotetta per un lungo tratto, 6a, sosta da calata sulla cengia a destra di una betulla, 32 m
L3: salire verso destra ad un bombamento con buone lame, 6b, proseguire con belle fessure, 6a, poi per splendida placca lavorata, 6a, fino alla sosta da calata, 30 m
L4: salire la bella placca, 6a, proseguire dritto su bellissima fessura (ignorare a sinistra una sosta di Passaggio a Nord-Ovest e Framarin-Arcaro), 6a, sosta da calata piuttosto scomoda, 32 m
L5: abbandonare la fessura e salire verticalmente in placca (i fix appena a sinistra nel diedro sono di Framarin-Arcaro), 6a+, proseguire su tratto più appoggiato, 6a. Qui si procede con un breve tratto in comune con Framarin-Arcaro superando un diedro con bombamento fisico da cui si esce a sinistra, 6b+, sosta da calata, 32 m
L6: proseguire leggermente verso sinistra, 5c, superare un bombamento con buone maniglie a buchi, 5c, quindi uscire su placche appoggiate, 5b poi 4a, sosta da calata, 30 m oppure proseguire ancora fino alla cima, sosta da calata di La Rossa e il Vampirla, 40 m
Discesa: in doppia lungo Via La Rossa e Il Vampirla.
Per questa via abbiamo utilizzato il materiale GRIVEL:
- Casco Mutant
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Foto-relazione
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LINK INTERNI
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LINK ESTERNI
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