Mont Chetif – Via Pierre Navigatore delle Creste

Mont Chetif - Via Pierre Navigatore delle Creste

La Via Pierre Navigatore delle Creste al Mont Chetif è un bellissimo itinerario che sale con arrampicata plasir di difficoltà mai estreme ma continue, dal 5a al 5c, con alcuni brevi passi di 6a.

Zona: Val Veny

Quota partenza (m): 2000 m (Prè de Pascal), 2150 m l’attacco della via

Quota vetta (m): 2343

Apritori: prima salita Paola Pozzolini, Pierre Sicouri, Arnaud Clavel, Sergio Favre nell’estate 2008, terminata da Arnaud Clavel e compagni nell’estate 2009

Sviluppo arrampicata: 200 metri

Tipo di apertura: dal basso con fix inox

Esposizione: sud-est

Protezioni: fix inox

Difficoltà: 6a, 5c obbl. 

Note: protezioni leggermente distanziate nei tratti più facili, ben protetta nei tratti difficili a parte un passo obbligatorio all’inizio di L5, in cui c’era una piastrina che è stata tolta

Equipaggiamento: normale d’arrampicata, friends utili ma non necessari

Accesso: da Courmayeur prendere per la Val Veny e seguire le indicazioni per Rifugio Monte Bianco. Superato il Rifugio salire ancora lungo la strada che diventa sterrata e termina nel parcheggio del bar-ristorante di Prè de Pascal e parcheggiare l’auto.

Avvicinamento: imboccare il sentiero che sale nel prato di fronte all’arrivo degli impianti sciistici, vicino allo chalet della scuola di sci. Proseguire sul sentiero con lungo mezzacosta, superando alcune corde fisse in salita: quando il sentiero spiana non seguire il sentiero che sale a destra con l’indicazione “vie di arrampicata”, ma proseguire ancora dritto, fino a superare delle catene in discesa. Dopo circa 100 m dalle catene si trova un ometto ed un larice morto, qui si prende a destra per tracce puntando alla parete, trovando proprio di fronte la partenza della via, subito a destra di un muro di roccia rosso. Ore 0,45.

Relazione

L1: salire a destra del muretto rosso e nero, 5a, poi salire con andamento verso sinistra, 5a, fino a raggiungere la sosta, sosta su 2 fix con anello di calata, 20 m

L2: salire traversando verso destra, 5a, superare un piccolo bombamento, 5a, quindi per rocce più facili, 4a, raggiungere la sosta su cengia terrosa, sosta su 2 fix con anello di calata, 30 m

L3: salire la placca appigliata, 5a, quindi affrontare il muro verticale fisico con buone maniglie, 5c con un passo di 6a, ed uscire sul terrazzino di sosta, sosta su 2 fix con anello di calata, 30 m

L4: salire il facile risalto, 4a, proseguire sulla placca nera con gradoni, 5a, quindi traversare verso sinistra e salire il diedro aperto, 5a, fino alla sosta su 2 fix con anello di calata, 28 m

L5: traversare a sinistra quindi salire con passo atletico, 6a, allungare la protezione. Proseguire con andamento verso destra e superare il muretto verticale, 5c, quindi raggiungere la sosta su 2 fix con anello di calata, 30 m

L6: salire verticalmente, 4c, poi affrontare il muretto verticale ben ammanigliato, 5b, sosta su 2 fix con anello di calata, 30 m giusti

L7: salire il muretto con andamento verso sinistra, 5a, quindi effettuare uno spostamento a destra, 5c, e salire un ultimo breve tratto verticale, 5b, poi uscire sul facile, 3, fino alla sosta su 2 fix con anello di calata, 30 m

Discesa: Dalla sosta di L7 proseguire verso la vetta per tracce, passi di II grado, e prestando attenzione ai sassi instabili raggiungere la vetta. Dalla cima del Mont Chetif scendere lungo il sentiero in direzione sud-ovest. Dopo uno spiano il sentiero scende più ripido con tornanti fino a costeggiare una falesia sulla sinistra. Poco dopo la falesia, in corrispondenza di una palina con cartello con indicazione Prè de Pascal prendere il sentiero che devia verso destra passando un tratto su pietraia e raggiungendo in breve la stazione di arrivo degli impianti sciistici. Scendere lungo la pista fino al Rifugio-ristorante Corba Zeleuna, quindi svoltare a destra con curva a gomito e imboccare la pista che riporta in Val Veny e seguirla fino al parcheggio.

In alternativa dalla sosta di L7 si può scendere in doppia lungo la via (sconsigliato per rischio caduta sassi e incastro corde).

Foto-relazione

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