Monte Destrera – Via Locatelli

Monte Destrera - Via Locatelli

Il Monte Destrera è una montagna particolare, il suo versante ovest presenta una parete granitica impressionante. La Via Locatelli la sale con tracciato centrale ed elegante, percorrendo un diedro perfetto.

Il luogo è remoto, ci troviamo tra le montagne in ambiente isolato, un’avventura quasi d’altri tempi. Nel contesto, l’arrampicata non è che una parte di quello che globalmente ci darà questa gita.

Zona: Gran Paradiso, San Lorenzo in Val Piantonetto, Locana, Valle Orco

Quota partenza (m): 1800

Quota vetta (m): 2594

Apritori: Giancarlo Alberto e Franco Locatelli il 19 ottobre 1969, prima invernale Nazzareno Valerio e Michelangelo Bertotti il 4 gennaio 1975. La variante di attacco che ormai è diventata parte integrante della via è stata aperta da Giampiero Motti e Vincenzo Pasquali il 24 maggio 1970

Sviluppo arrampicata: 320 metri

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali e cunei di legno

Esposizione: ovest

Protezioni: quasi interamente da proteggere, soste da rinforzare

Difficoltà: VI, V+ obbl. stile antico

Note: arrampicata in terreno d’avventura

Equipaggiamento: normale da arrampicata, serie di friends fino al grigio grande B.D. qualche chiodo potrebbe tornare utile per rinforzare le soste

Accesso: dall’autostrada Torino Aosta, uscire al Casello di Ivrea, proseguire per Courgnè, imboccare la Valle dell’Orco e seguirla fino a Rosone, prendere a destra la stretta strada che sale la Val Piantonetto, oltrepassare San Lorenzo (qui può esser lasciato un mezzo se si pensa di scendere per la Valsoera) giunti in prossimità della diga parcheggiare

Avvicinamento: salire al Rifugio Pontese  2193 m, circa 45 minuti di comodo sentiero, seguire i tubi dell’acqua fino ad una piccola conca piana, aggirare a destra un modesto rilievo, sulla cima del quale si trova un grande masso, seguire le tracce del sentiero, segnavia AVC (Alta Via Canavesana)
salire per pendii erbosi  obliquando  a destra aggirare un tratto roccioso e, con sentiero, ora più ripido ed  esposto, giungere nei pressi di una cascata che si sale con l’aiuto di un cavo d’ acciaio. Un secondo tratto attrezzato porta su una cresta, si attraversano, in leggera discesa, un paio di canaloni e si giunge ai piedi dell’ ultimo ripido tratto che su scomodo terreno ghiaioso e scivoloso, porta alla Bocchetta di Valsoera 2683m. Dal Rifugio Pontese ore 1,45. seguire la traccia sull’ opposto versante che scenderipida fino  al Lago di Valsoera, poi con un lungo traverso che verso il suo termine è attrezzato con catena si raggiunge la diga che si attraversa toccando in breve il Bivacco Pocchiola Meneghello 2440 m . (Ore 2.45 dal Rifugio Pontese). Dal rifugio salire alla stazione d’arrivo della teleferica AEM poi continuare in discesa su placche in direzione della parete. La via Locatelli parte nei pressi di un’evidente nicchia nera, un po’ a sinistra del centro della parete, ore 0,30’ dal Bivacco, in totale ore 4,30 dal parcheggio.

Relazione

L1: attaccare sul bordo sinistro della nicchia scura, salire un diedro inclinato IV, spostarsi verso destra e superare uno strapiombo fisico, V+, 2 chiodi, proseguire in placca a destra sfruttando una lama staccata, poi entrare in un diedro-canale, un po’ strapiombante V, fino alla sosta su 2 chiodi, 35 m 
 
L2: spostarsi a destra e salire costeggiando un canalino con erba, III, ignorare una sosta che si trova dopo pochi metri, proseguire oblicuando verso destra per risalti, IV, verso una serie di diedri verticali, sosta su 2 chiodi, 35 m
 

L3: salire il bellissimo diedro fessurato, V+, 1 chiodo e uscire a destra sfruttando delle lame staccate, sosta su 2 chiodi, 25 m

L4 : salire lo spigolo del diedro per un paio di metri su facili rocce, III, in posto un friend incastrato, attraversare per cenge, II,  a destra fino a raggiungere la base del grande diedro centrale, sosta su 3 chiodi, 30 m

L5: risalire il bellissimo diedro, V e V+, continui fino ad un terrazzino sul lato destro del diedro sosta su chiodo e clessidra, 40 m

L6 : non proseguire sul fondo del diedro ma salirne la faccia destra, V, un vecchio  cuneo ed un chiodo più in alto, aggirare lo spigolo a destra, con passo esposto, V, proseguire sempre in grande esposizione, V+, 1 chiodo, non andare a destra, ma riprendere il filo dello spigolo, V+, chiodo poco visibile, fino alla sosta su spuntone e 2 chiodi, 30 m

L7: salire il diedro a destra per belle fessure parallele, V, fino al suo termine, 1 cuneo e  2 chiodi, andare a sinistra su cengia erbosa e brevi risalti fino alla sosta su 2 chiodi, 35 m

L8: andare a sinistra per salire un diedro nero, IV+, al suo termine andare a destra lungo una rampa, III, fino alla  sosta su 2 fix, 30 m

L9: non seguire i fix, ma attraversare in leggera discesa verso destra su un masso appoggiato, afferrare  una lama che si sale fino al suo termine V+  e VI , 2 chiodi, aggirare lo spigolo, verso sinistra, 1 chiodo, (possibile sosta da attrezzare)  poi in verticale lungo un diedro, V , friend incastrato, uscire a sinistra su un ottimo terrazzo dove si sosta su 2 chiodi, 35 m 

L10: salire il diedro fessurato, V, 2 chiodi, fino a quando viene interrotto da uno strapiombino 2 chiodi vicini,  andare un po’ a destra, VI, delicato, prendere una bella lama, salirla in opposizione V+, uscire verso sinistra e per facili risalti raggiungere la cima, sosta su spuntone, 45 m

Discesa: seguire la cresta nord con passaggi su roccette giunti al colle scendere seguendo l’ Alta Via Canavese, terreno scosceso e tratti con cavo metallico, in circa 1 ora si ritorna al Bivacco, da cui è possibile tornare per la via di accesso, risalendo alla Bocchetta di Valsoera. Oppure è molto bello anche scendere direttamente per tracce il vallone fino a San Lorenzo, ore 3,30, in questo caso è necessario avere un mezzo per poter recuperare l’ auto alla diga

Foto-relazione

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Era l'ora del Destrera

La Valsoera è tutta una contraddizione, Valle del Parco del Gran Paradiso, remota e selvaggia, purtroppo deturpata dalla sporcizia e dai resti di cantiere nell’area circoscritta alla diga, cose all’italiana, Parco e munnezza, possono anche fare un po’ di strada insieme se gli interessi lo richiedono.

Avevo salito la via Locatelli al Destrera nel ’78, da sempre mi era rimasta la voglia di tornarci, aime’ fortemente disturbata dall’idea della lunghissima marcia di avvicinamento e dal ritorno eterno. Sabato 28 agosto è scattata l’ora x e siamo partiti carichi moralmente e con zaini assai stagni, passando per la Bocchetta di Valsoera in 4 orette di panoramica passeggiata in ambiente veramente selvaggio e incontaminato, abbiamo raggiunto lo schifo della diga e con un altra mezz’ora ci siamo portati alla base del severo versante ovest del Destrera. La parete liscia, grigia e tetra non dava segnali di incoraggiamento, tuttavia verso le due del pomeriggio abbiamo attaccato il primo tiro, nel frattempo il sole ha iniziato a riportare la vita su queste placconate di granito intagliate solo da rari diedri geometrici.

La scalata è stata da subito entusiasmante, libera e quasi senza segno di passaggio, al massimo 1 o 2 vecchissimi chiodi per tiro, soste da brivido, il tutto da proteggere con friends. Siamo tranquilli, quasi deconcentrati, alla base della parete un numeroso gruppo di camosci transita e sosta a guardarci. A meta’ via entriamo nel grande diedro di cento metri, tre tiri molto eleganti, spaccate e opposizione, poi la dura parte finale della via, alle 19,30 siamo in cima inondati dall’ultimo sole. La rapida discesa su un brutto terreno scosceso ci riporta al deposito dell’equipaggiamento, poi sul far della notte raggiungiamo il Lago Motta dove approntiamo il bivacco. Nella notte una luna gigante rischiara a giorno la montagna, siamo testimoni della magia e della grandiosità della natura.

Il giorno ci coglie nei preparativi per la lunga discesa fino a San Giacomo, l’ambiente è quello tipico della montagna Piemontese, scosceso e selvaggio, i ruderi di alcuni alpeggi ci ricordano le fatiche di un epoca ormai passata anche se non così lontana.

Guida alpina Gianni Lanza, agosto 2010

LINK ESTERNI

– Per le relazioni su Finale Ligure e Liguria vai al sito: www.vielunghefinale.com
– Per le relazioni sull’alpinismo sulle Alpi Biellesi vai al sito: www.montagnabiellese.com

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