Montjovet – Via Forza Vecchio Cuore Granata

Montjovet - Via Vecchio Cuore Granata

La Via Vecchio Cuore Granata a Montjovet è una parete veramente dimenticata; Aldo Cambiolo e D. Marzone vi avevano salito la Via Belfagor, nel 1986, ma la difficoltà obbligatoria e la chiodatura assai severa ne avevano decretato la scarsa popolarità. Quando siamo andati in esplorazione non esisteva neanche più il sentiero.

Ornella Trekkinella sulle placche scure di FVCG. Foto Ezio Marlier

Zona: Bassa Valle d’Aosta, Montjovet, Bourg

Quota partenza (m): 350

Quota vetta (m): 550

Apritori: Gianni Lanza, Roby Sellone, Seba Biolcati, Luca Ruffino, il 29 aprile 2016

Sviluppo arrampicata: 240 metri

Tipo di apertura: dal basso con fix inox

Esposizione: est

Protezioni: interamente attrezzata afix inox

Difficoltà: 5c+, 5c obbl.

Note: luogo particolare, peccato il rumore dell’autostrada. Commento di Ezio Marlier che ha percorso la via nel maggio 2021: “La via è in ordine, tutto secondo la tua relazione. Roccia pulita e chiodatura eccellente. I gradi non sono così “plasir“ come sembrano e la scalata davvero bella in un posto bellissimo.”

Equipaggiamento: normale da arrampicata, protezioni veloci inutili

Accesso: uscire dalla Torino Aosta al Casello di San Vincent – Chatillon, prendere la statale n°26 in direzione di Torino, oltrepassato il paese scendere la Montjovetta poi girare a destra entrare a Bourg e parcheggiare nei pressi del ristorante Chez Dedè

Avvicinamento: andare alla chiesa, oltrepassare il ponte sulla Dora, quindi salire lungo il sentiero. All’undicesimo tornante seguire il cartello che indica Champ-Sitirou (bolli gialli): prendere una traccia a destra e seguirla per circa 200 m fino a raggiungere delle pietre a sinistra che si oltrepassano, quindi inoltrarsi in un bosco. Dopo circa 100 m lasciare la traccia che prosegue dritto e spostarsi verso sinistra attraversando una zona con rovi. Seguire quindi la traccia verso destra in leggera salita fino a trovarsi in prossimità della vallata che dà sul torrente. Seguire la traccia in mezzacosta con alcune corde fisse fino a raggiungere il greto del torrente che si guada (corda fissa), poi seguire un antico cavo metallico che protegge un tratto di sentiero scavato nella roccia. Proseguire sempre a mezzacosta su terreno esposto con corde fisse, fino ad aggirare una zona con grandi massi, superati i quali la traccia si inoltra nella vegetazione. Qui si è molto vicini alla parete: seguire una traccia a sinistra che ad un certo punto costeggia un grande plinto di cemento di un vecchio palo elettrico, poco oltre salire a sinistra circa 40 m direttamente verso la base della parete. La via parte in traverso su placche rossastre, scritta alla partenza della via. Ore 0,40.

Relazione

L1: la via parte con uno scomodo passo per superare un gradone strapiombante, scritta F.V.C.G. 5a, poi verso sinistra 2, poi aggirare uno spigolo e salire dritti 5b, sosta su 2 fix, 25 metri

L2: superare un bel muro, 5c, poi traversare a destra, 5c+, un ultimo muro verticale 5b porta alla sosta su 2 fix, (allungare le protezioni), 30 metri

L3: placca 5a, superare un tratto di 2 metri con erba (corda fissa), un piccolo strapiombo, 5c, poi bellissima placca con uscita verso sinistra, 5b, sosta su 2 fix, 30 metri

L4: traversare verso sinistra, 5a, poi verticalmente, 5a, superare un muretto, 5b, sosta su 2 fix, 30 metri

L5: proseguire a destra placca e muro, 4c, poi corda fissa, sosta su 2 fix, 15 metri

L6: verso sinistra poi per spigolo, 5b, cengia con vecchia sosta rinforzata con fix della Via Belfagor, 20 m

L7: superare una placca, 4a, ignorare una sosta di calata e proseguire in un prato fino al successivo salto di roccia con vegetazione, sosta su un solo fix, 30 m

L8: salire un salto, 4a, andare un po’ a destra poi placca e spigolo, 4a, sosta su 2 fix, 20 m

L9: trasferimento su prato e sosta a sinistra su albero, 20 m

L10: superare un muretto, 4a, poi tratto con erba, sosta su 1 fix, 15 m

Da qui salire ancora il ripido prato per circa 20 m fino a raggiungere l’altopiano sommitale.

Discesa: salire inoltrandosi verso gli inquietanti ruderi del Paese fantasma di Petit Monde, seguire una traccia con qualche segno blu e ometti che taglia a mezza costa verso sinistra (faccia a monte), raggiunta una pietraia franosa scenderla su terreno esposto e guadare il torrente. Reperire quindi un vecchio sentiero su terreno esposto che prosegue con lungo mezza costa fino a raggiungere il sentiero principale che riporta a Bourg. Ore 0,40 con tratti esposti.

Foto-relazione

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