Mont Charvatton – Via Il Caterpillar

Mont Charvatton - Via Il Caterpillar

La Via Il Caterpillar al Mont Charvatton è una bellissima quanto impegnativa arrampicata. I primi quattro tiri sono contraddistinti da splendide placche di roccia con buona aderenza, mentre i successivi tre tiri percorrono un lunghissimo diedro di circa 170 metri, con pochi appigli e roccia lisciata dall’acqua, paesaggisticamente stupendo.

Originariamente la via proseguiva fino al termine della parete congiungendosi con la Via Tommy, oggi però oltre il settimo tiro risulta in stato di abbandono. 

La Via Il Caterpillar è purtroppo poco percorsa, complice l’impegno che richiede e la chiodatura ormai vetusta. Molti dei passaggi aperti in artificiale risultano oggi percorribili con bellissima quanto impegnativa arrampicata libera.

Per quanto possibile abbiamo fatto un po’ di pulizia all’attacco e sul sentiero, ripassato la scritta, tolto qualche rovo e zolla d’erba, aggiunto tutti i cordoni di sosta con nuovi maillon di calata: certo è che meriterebbe una manutenzione massiccia. 

Le bellissime placche di L1: Gianni in sosta
Dafne sulle splendide placche nere di L2

Zona: Pontboset, Valle di Champorcher, Bassa Valle d’Aosta

Quota partenza (m s.l.m.): 850 m all’auto, 1000 m alla partenza della via

Quota vetta (m s.l.m.): 1200 m la fine della parte bassa della via (L7), 1500 m alla fine della parte alta della via al Belvedere

Apritori: prima salita Tito Sacchet, Michele Fardo e Roberto Munarin nel 1998/99

Sviluppo arrampicata: 260 metri

Tipo di apertura: dal basso con fix, nuts e chiodi tradizionali

Esposizione: sud-ovest

Protezioni: fix e un paio di chiodi tradizionali

Difficoltà: 6c, 6a+ obbl.

Note: è necessario percorrere questa via dopo diversi giorni di bel tempo poiché il diedro è un colatoio che in alcuni punti, nonostante mesi di siccità, risulta comunque bagnato. La chiodatura che nei primi tiri risulta ravvicinata, non lo è in alcuni punti dei tiri successivi del grande diedro

Equipaggiamento: normale da arrampicata, 2 corde da 60 metri, 16 rinvii, friend fino al rosso BD compresi microfriend o chiodi tradizionali

Accesso: arrivando dal Piemonte oltrepassare l’abitato di Bard alla rotonda prendere a sinistra verso Hone ed imboccare la Valle di Champorcher. Seguire la strada principale fino a Pontbosez ed oltrepassare un bivio a destra per Courtil rimanendo sulla strada principale: appena prima di un breve tunnel imboccare una strada a destra per Terrisse e Valvieille, e parcheggiare dove finisce la strada (parcheggio limitato).

Avvicinamento: salire lungo la scaletta a destra delle baite (indicazione per palestra di arrampicata Mont Charvatton) e proseguire lungo il sentiero nel bosco superando alcuni tratti attrezzati con gradini e mancorrente: proseguire con andamento verso sinistra per evidenti tracce che conducono ad una scala di ferro che scende: circa 5 metri prima della scala è evidente l’attacco della via scritta alla base. Ore 0,30.

Gianni su L3
L'impegnativo diedro di L5 con tratti sempre umidi

Relazione

L0: salire per rocce lavorate su tratto appoggiato, 4c, fino ad un terrazzo dove a nostro avviso conviene sostare su un castagno a destra per essere a vista sull’impegnativo muretto successivo, sosta su albero, 10 m

L1: salire l’impegnativo muretto in placca, 6b poi 6a, proseguire per rocce lavorate, 5c, sosta su 2 fix, 20 m

L2: salire la bellissima placca nera, 5c poi 6a, salire verso alla destra dei fix poiché la linea dei fix obbligherebbe ad un passaggio di A0, ma è possibile una bellissima libera superando da destra il muro liscio, 6c, proseguire su bellissima placca delicata, 6b poi 6a+, superare due grandi blocchi che non muovono ma che richiedono attenzione, 5c, sosta appena a destra su 2 fix con cordone e maglia rapida, 30 m

L3: traversare a destra quindi salire su una lastra appoggiata, 5a, poi su placche, 5c, quindi uscire su cengia alberata da cui si prosegue a destra, 4a, fino a una sosta su 2 fix con cordone e maglia rapida, 20 m

L4: spostarsi a destra in leggera discesa, I, quindi attaccare il grandioso diedro che ci terrà compagnia fino ad L7, salire quindi su roccia in alcuni tratti lisciata, 6a, uscire su comodo terrazzino, sosta su 2 fix con cordone e maglia rapida, 30 m

L5: salire il diedro che risulta sempre bagnato e scivoloso, 6b per la scivolosità, proseguire nel diedro con passi di 6a/6a+, quindi il diedro piega leggermente a sinistra e perde verticalità, 5c, sosta su 2 fix con cordone e maglia rapida in comodo terrazzo, 50 m

L6: salire il diedro dapprima bagnato ma lavorato, attenzione alla presenza di due blocchi instabili poco al di sopra della sosta, 5c poi 6a, raggiungere e superare quindi un tratto estremamente liscio e con poca aderenza nella faccia destra del diedro, (non saremo capaci noi ma per affrontare questi metri in vera arrampicata libera, ovvero senza tirare i rinvii e senza mettere i piedi sui chiodi, nonché moschettonando veramente in libera senza resting, secondo noi non è meno di 6c), proseguire quindi perdendo verticalità, 6a+ poi 6a, sosta su 2 fix con cordone e maglia rapida, 50 m

L7: salire un primo tratto strapiombante, 6b, qui è necessario poi tirare un chiodo per uscire su scivolose zolle d’erba, proseguire nel diedro sempre lisciato sulla parte destra ad eccezione di un tratto centrale, 6a, uscire con bella dulfer verso destra, 6a/6a+, sosta su 2 fix con cordone e maglia rapida, 50 m

Da qui si può proseguire con altri 6 tiri per raggiungere le ultime lunghezze della Via Tommy

Discesa: in doppia lungo la via dalla sosta di L7, oppure dal termine della Via Tommy un pulpito con staccionata indica la partenza del bel sentiero che con andamento verso destra (faccia a monte) che attraverso boschi e pietraie porta a Courtil. Ore 0,45. Qui è molto conveniente avere un’auto. In alternativa scendere lungo la strada asfaltata e sentiero fino all’ultimo tornante, nei pressi del quale un vallo paramassi conduce per vaghe tracce a Terrisse. In questo caso considerare un’ora da Courtil in totale ore 1,45 dall’uscita della via.

Dafne in uscita su L5
Dafne sul tiro chiave (L6): dopo questi metri lavorati il diedro diventa liscio e tecnico
La scritta alla base

Foto-relazione

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