Le Chat – Via Bertone-Nava

Le Chat - Via Bertone-Nava

Le Chat è una montagna assai particolare, posta al centro del Monte Bianco, un po’ nascosta dalla Pyramide du Tacul e circondata dall’immenso versante nord-est del Mont Blanc du Tacul; potrebbe essere il cuore del gigante di ghiaccio.

Fu salito la prima volta nel 1940 dagli alpini e guide Arturo Ottoz e Laurent Grivel coadiuvati da Evaristo Croux durante un azione di guerra, lungo una via tortuosa e intrigante che cerca i punti deboli di questa struttura ovunque verticale e strapiombante.

Nell’estate del 1972 la Guida Alpina Giorgio Bertone con Piero Nava, aprirono una spettacolare via sui diedri della parete est. Per molti motivi questa montagna permane solitaria e quasi per nulla frequentata fino ai giorni nostri, conservando uno spazio avventura di prelibata incertezza e mistero.

Le Chat affiancato dalla Pyramide, dietro le nord del Petit e Grand Capucin

Abbiamo voluto provare a salire la Bertone-Nava d’inverno, in questo 11 febbraio 2023, affrontando questa piccola ma severa montagna che, nonostante il sole, passa l’inverno all’ombra dei giganti che ne oscurano i raggi. Non avevamo nulla se non una relazione sommaria della guida CAI Buscaini del 1994, e qualche foto catturata dalla Vallée Blanche. Salendo non abbiamo potuto che constatare che la relazione risultava piuttosto differente da ciò che ci si prospettava, complice l’abbassamento dei ghiacciai e l’innevamento delle creste e delle spalle. 

Ne è risultata una salita invernale di qualche impegno: la partenza ritardata dallo sciopero degli operatori della funivia dell’Aiguille du Midi e l’impegno della via ci hanno fatti ritornare agli sci alle 18.00, giusto il tempo di bere un po’ di the ammirando le ultime spettacolari luci sull’Aiguille Verte, ed accendere le frontali per scendere la Vallée Blanche con lo zaino pesante ma alleggerito di tutta la soddisfazione che si prova in avventure come queste. Le luci del Refuge du Requin e l’accoglienza amorevole dei gestori hanno coronato la salita.

Spegnendo le frontali, dalla terrazza del rifugio, solo un mare di ghiaccio e stelle.

Teo attacca la placca fessurata, questi metri non presenti sulla relazione storica, sono probabilmente dovuti all'abbassamento del ghiacciaio
Teo attacca l'impegnativo diedro di L2
Teo sulle fessure di L2

Zona: Monte Bianco, Mont Blanc de Tacul, Le Chat

Quota partenza (m s.l.m.): 3842 m (Aiguille du Midi), 3310 (abbandono sci), 3370 all’attacco della via

Quota vetta (m s.l.m.): 3500 m

Apritori: prima salita Guida Alpina Giorgio Bertone e Piero Nava il 2 settembre 1972

Sviluppo: 120 m circa neve ghiaccio al Colle Pyramide-Chat, 170 m roccia

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali e cunei

Esposizione: est, nord-est

Protezioni: qualche chiodo tradizionale e un cuneo di legno risalente alla prima salita, presente una sosta a fix probabilmente dovuta ad un intervento di soccorso

Difficoltà: 6a A1, 5c A1 obbl.

Note: la salita avviene in ambiente particolarmente selvaggio e risulta complessa per l’ambiente in cui svolge

Equipaggiamento: ramponi e piccozza per l’avvicinamento, 1 serie di friends fino allo 0.75 verde BD, doppi dal 1 rosso al 3 blu BD, utile il 4 grigio BD, qualche nuts, qualche chiodo e martello per ribattere le soste e i chiodi lungo la via, 1 staffa per persona

Accesso: salire in funivia a Punta Helbronner o all’Aiguille du Midi

Avvicinamento: la partenza della via può essere raggiunta in due modi, sia da sud che da nord.
A: da nord – dall’ Aiguille du Midi, scendere verso la Pointe Lachenal, passare alla base della Via Contamine e proseguire costeggiando la parete del Tacul, puntando direttamente alla piccola comba dietro la Pyramide. Ore 1,30.
B: da sud – da punta Helbronner, scendere nel ghiacciai e puntare alla Base della Cresta Est della Pyramide, salire costeggiando la parete sud della Pyramide, su facili pendii molto pericolosi perché esposti a possibili scariche di ghiaccio dal grande seracco a nord del Petit Capucin. Superare una terminale e per breve pendio, circa 50 m a 45 gradi raggiungere il colle dove parte la via. Ore 2.00.

Dafne e Gianni su L3

Relazione

Premettiamo che la seguente relazione è stata creata a seguito della salita invernale, quindi la percezione del grado risulta soggetta alle difficoltà che si trovano in inverno con scarponi e neve in quell’ambiente. Se qualcuno vorrà ripetere questa via in estate, saremo grati se ci porterà il suo contributo per arricchire la relazione.
 
Da nord: dalla comba superare la terminale, sovente più facile verso sinistra sotto la parete nord della Pyramide, e con due tiri sul pendio, 60 gradi, sovente ghiaccio vivo, raggiungere il Colle Pyramide-Chat sul lato sinistro: con un tiro percorrere l’affilata cresta che porta alla parete dello Chat dove inizia la parte di roccia in una placca fessurata.
 
L1: attaccare la seconda fessura verso destra e poi con un traverso, 5c , prendere una terza fessura, che si sale, 5c, fino ad una terrazza, spostarsi leggermente verso a destra e salire un diedro ascendente verso sinistra, 4a, per raggiungere una spalla, sosta su cordoni e sasso incastrato, 45 m
 
L2: salire una fessura, 6a A1, fino ad una terrazza alla base del gran diedro, che si supera lungo la fessura di fondo, 6a A1, giunti alla base di un muretto strapiombante spostarsi a destra, e per fessura raggiungere una bella terrazza, 6a, A1, sosta su tre chiodi ed un nuts, 50 m (possibile una scomoda sosta su chiodi e friend alla base del muretto strapiombante)
 
L3: aggirare lo spigolo a destra e salire la rampa-diedro verso sinistra, 5a, poi traversare verso sinistra superando un tratto di roccia delicata, 5c, (possibile sosta su chiodo, knob e friend) fino ad un diedro fessura verticale che si segue (presente un cuneo), 6a A1, fino ad un knob quasi in cresta, reperire a destra una sosta su 2 fix probabilmente dovuta ad un intervento di soccorso, 30 m
 
L4: seguire l’aerea cresta, III, passi di 4c, fino ad un grande spuntone ove si sosta su cordone, 15 m
 
L5: portarsi con breve tratto in discesa, 4c, alla base del blocco sommitale (orecchio sinistro del gatto) che si supera partendo da destra per poi finire verso sinistra, 5c, passo di 6a, sosta su cordone, 20 m
 
Discesa: con una breve calata tornare alla base del blocco sommitale, ripercorrere in arrampicata la cresta fino alla sosta 3 su fix. Con una calata da 30 m raggiungere la sosta 2 su chiodi e nuts, successiva calata da 50 m fino alla sosta 1 su spuntone e sasso incastrati e ultima calata verso sud fino al colle. Dal colle se si scende sul versante nord calata di 50 m su spuntone e successiva calata di 25 m su sosta a chiodi o abalakov.
Se si scende sul versante sud, con una calata si raggiunge il ghiacciaio oltre la terminale e si ritorna verso la partenza della cresta Est della Pyramide. Da qui rientrare quindi a Punta Helbronner o all’Aiguille du Midi per traccia di accesso.
L'affilata cresta di neve che collega le due orecchie del gatto
Teo raggiunge la cima
Selfie di rito
Scendiamo verso gli sci sotto lo sguardo del gatto
Al buio lungo la Vallée Blanche verso il Refuge du Requin

Foto-relazione

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