Machaby – Via Diretta al Banano

Machaby - Via Diretta al Banano

La Via Diretta al Banano al Paretone di Machaby portava originalmente il nome di Giù le Mani dal Banano. E’ forse una delle vie più belle e più classiche del Paretone e dell’ intera Valle d’Aosta

Andrea e Giovannni alla sosta di L4 della Diretta al Banano

Zona: Bassa Valle d’Aosta, Arnad, Machaby

Quota partenza (m): 350

Quota vetta (m): 700

Apritori: Fausto Lorenzi, Guido Azzalea, Roberto Francesconi, Alfeo Mazza nel 1977

Sviluppo arrampicata: 300 metri

Tipo di apertura: dal basso con pochissime protezioni,  chiodi tradizionali e chiodi a pressione (oggi non più presenti in seguito alla richiodatura)

Esposizione: sud

Protezioni: fix inox

Difficoltà: 5c, 5c obbl.

Note: la via originariamente portava il nome di “Giù le Mani dal Banano” nonostante la gradazione sia relativamente bassa, l’impegno è elevato per via della chiodatura assai ariosa e della continuità dei tiri. Per divertirsi è bene avere un solido 5c

Equipaggiamento: normale da arrampicata, protezioni veloci inutili

Accesso: arrivando dal Piemonte, uscita casello di Pont San Martin, andare a sinistra e oltrepassare Donnas e Bard, poco Prima di Arnad, circa 400 m prima del cavalcavia dell’autostrada, entrare in una vietta a destra, ampi parcheggi nei pressi dell’Osteria l’Arcaden parcheggio a destra. 

Arrivando da Aosta, uscire al casello di Verres, andare a destra, passare Arnad, circa 400 m dopo il cavalcavia dell’autostrada, entrare in una vietta a sinistra, ampi parcheggi nei pressi dell’Osteria l’Arcaden

Avvicinamento: prendere la stradina asfaltata che parte dall’Osteria Arcaden, oltreopassare una zona sbarrata al traffico auto, seguire un breve tratto di statale 26 fino ad un parcheggio chiuso da cui parte il sentiero attrezzato che porta direttamente al punto più basso della parete, nei pressi della partenza della Via Bucce D’Arancia. Qui dirigersi verso sinistra oltrepassando una breve corda fissa al termine della quale parte la Via Nulla al Caso. Scendere ancora qualche metro fino ad individuare il cartellino di partenza della via del Banano. Ore 0,30.

Anni '80, Guido Azzalea su L2 della Diretta del Banano. Foto Alessandro Gogna, 100 Nuovi Mattini

Relazione

L1: salire una placca nera 5c, poi spostarsi verso sinistra su roccia più chiara e aderente 5a, sosta Raumer da calata, 25 m

L2: spostarsi due passi a sinistra, 4c poi salire su placca, 5a, andare leggermente a destra su placca  lavorata 4b, sosta Raumer da calata, 30 m

L3: salire un pilastrino a sinistra 4b, poi andare a sinistra per placche inclinate 4a, fino a sbucare nel giardino, sosta Raumer da calata con cartellino che indica la via, 50 m

L4: placca scura poi proseguire in un diedro da cui si esce a sinistra sotto un tetto 5b, tornare a destra e raggiungere una sosta scomoda 5b, sosta Raumer da calata, 30 m

L5: salire verso un diedro aperto da cui si esce leggermente a destra 5c, poi placca verticale con leggero bombamento 5c, sopra alla sosta sulla destra si vede l’evidente Tetto del Banano che dà il nome alla via, sosta Raumer da calata, 25 m

L6: (oggi si prosegue abitualmente per la variante Galion, la via originale ormai abbandonata andava a destra sotto il Tetto del Banano) salire un po’ verso sinistra poi proseguire direttamente su roccia lavorata 5b, poi spostarsi con un traverso delicato verso sinistra 5c, fino ad una sosta con cartellino indicatore, sosta Raumer da calata, 40 m

L7: non prendere l’invitante diedro sopra la sosta, (Diedro Galion, 6b), ma, salire a destra verso due grossi buchi 4a, aggirare a destra 5b, poi proseguire verticalmente su placca lavorata 4a, sosta Raumer da calata, 40 m

L8: proseguire  su facile placca abbattuta verso sinistra 3, poi salire nei pressi di uno spigolo arrotondato 4a, poi placca abbattuta 3, sosta Raumer da calata, 40 m

L9: proseguire per facili salti di roccia 3, fino alla sosta dove finisce la via, sosta Raumer da calata, 35 m

Discesa: reperire il bel sentiero che in breve porta al paesino di Machaby dal quale si può scendere con comoda strada in circa 45 minuti, oppure per il ripido sentiero attrezzato che costeggia la base della parete in 30 minuti. Possibile anche la discesa in doppia lungo la via.

Foto-relazione

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